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Eventi culturali e Feste di Kos

Sull’isola di Kos vengono organizzate numerose feste che fanno rivivere i vecchi usi e costumi, di cui numerosi suscitano l’interesse del visitatore. Si tratta innanzitutto della festa di Aghios Gheorghios il 23 aprile a Pilu con la corsa di cavalli, poi lo stesso giorno a Asfendiou nel boschetto dove vengono distribuiti gratis vino ed i mezedes locali , poi il giorno di ferragosto a Kefalos dove gli allevatori locali offrono brodo di capra con riso pilafi.


Altre feste sono organizzate in occasione della Pentecoste e della festa dei SS. Pietro e Paolo il 29 giugno nonche il giorno di ferragosto ad Antimacheia. Citeremo anche la festa di Aghios Ioannis il 28 agosto a Mastichari, quella per celebrare il compleanno della Madre di Dio l’8 settembre a Kardamaina, la festa di Aghios Ioannis il 28 agosto nonche la ricorrenza della Presentazione della Beata Vergine il 21 novembre a Kefalos ed infine la festa di Aghios Dimitrios il 26 ottobre ad Asfendiou.

La festa di Aghios Ioannis fa rivivere due tradizioni a) la tradizione del fuoco b) la tradizione del klidona (del presagio) ed altre tradizioni ad essa legate.
La tradizione del fuoco: Questa festa coincide con il solstizio d’estate ossia il 24 giugno, giorno considerato come importante e critico dal quale ad ogni modo si cercava di proteggersi. Al tramonto, si accendono fuochi per strada e davanti ad ogni casa. Piccoli e grandi saltano tre volte sul fuoco. Si cerca di saltare mentre il fuoco e piu vivo nella speranza di attingere dalle fiamme piu grosse la forza necessaria.
La tradizione del klidona (del presagio): Si prepara questa festa alla vigilia della festa di Aghios Ioannis.
Si rievoca la tradizione del trasporto dell’acqua silenziosa che attingono alla fonte in rigoroso silenzio le ragazza nubili del paese, vestite con le vesti locali.

Nella brocca d’acqua esse gettano un ornamento personale (anello, orecchino ecc…). L’acqua viene chiamata silenziosa per il fatto che alle ragazze e rigorosamente vietato parlare durante il tragitto. Piu tardi, una ragazza ritira uno dopo l’altro gli ornamenti pronunciando un distico per ognuno.
Il distico annuncia il destino della ragazza alla quale appartiene l’oggetto ritirato dalla brocca. La serata va avanti con canti e balli attorno ai fuochi accesi con le corone intrecciate il primo di maggio. Ecco perche viene chiamata la sera dei fuochi.

Numerose tradizioni vengono celebrate durante il mese di agosto. I primi giorni sono chiamati “pungenti” ed i minologhia. I pregiudizi per i giorni pungenti somigliano a quelli che si hanno per il mese di maggio ossia non si fa il bagno in mare per paura di perdere i capelli. Non si mangiano fichi o uvetta di colore nero e non si lavano gli indumenti.


Le minologhia hanno inizio il primo giorno di agosto e preannunciano il tempo per tutto l’anno. Cioe il periodo cha va dal primo al dodicesimo giorno del mese rappresenta i dodici mesi dell’anno e la comparsa di nuvole in quei giorni di agosto promettono brutto tempo per i mesi corrispondenti dell’anno.


Ad Antimacheia ed a Kardamaina, il giorno della Trasfigurazione di Gesu si celebra il “Νiamerou”. Il Niamerou e l’espletamento di un voto fatto alla Madonna per una circostanza particolarmente difficile durante la quale le si e chiesto di venirci in aiuto.

Si chiede perdono mattina e sera davanti all’immagine sacra della Madonna dalle 300 alle 500 volte e si cantano vari brevi inni. Il “niamero” inizia alla vigilia del 6 agosto dopo il vespro e termina la vigilia di ferragosto ossia il 14 agosto prima del vespro.
L’1 settembre dopo il 313 d.C. e stato decretato dalla chiesa come inizio dell’anno ecclesiastico e quel giorno viene celebrato da allora come ”inizio dell’anno” in tutto Kos con varie tradizioni come l’ “abbraccio” dell’enorme platano di Ippocrate da parte di donne e bambini mentre essi recitano distici per chiedere che il Platano gli trasmetti forza e vita lunga..